
La voglia di fare e di sperimentare fa parte del carattere di Fabiana Cocchi, ma è anche la ragione che l’ha portata a scegliere un percorso di tirocinio come infermiera all’interno della Cooperativa Frassati e a sposare quei valori e quella dinamicità intrinsechi della Cooperativa stessa, e che lei, ci dice, stava cercando. Abbiamo conosciuto Fabiana lo scorso anno: appena venticinquenne, aveva da poco terminato il tirocinio utile a conseguire la laurea in Infermieristica. Ci racconta che durante il triennio di studi all’università, per provare sul campo le conoscenze apprese durante i corsi, è necessario svolgere dei tirocini. Muove, quindi, i suoi primi passi lavorando all’ospedale Molinette e al CTO di Torino, occupandosi dei pazienti nei reparti di salute mentale. Giunge il momento di preparare la tesi.
Fabiana vorrebbe un tirocinio che rispecchi la sua ricerca accademica e la sua vocazione da caregiver – la realtà dell’R.S.A. Sant’Anna sembra proprio impersonare ciò che sta cercando. La R.S.A. è stata per lei una vera e propria scoperta, racconta Fabiana, un punto di svolta che le ha aperto un mondo che, prima, non conosceva. “A differenza dei tirocini negli ospedali, lavorare in una R.S.A. mi ha permesso di entrare in contatto con tantissimi pazienti e di seguire e gestire diversi processi. In un mese e mezzo di tirocinio ho avvertito una grossa crescita personale che nei contesti ospedalieri non avevo mai provato. Era proprio quello che stavo realmente cercando”.

Durante il tirocinio, Fabiana ha trovato tanta disponibilità da parte dei colleghi nell’affiancarla e nel seguirla passo dopo passo nella gestione del lavoro, anche nei momenti più critici. “È stato bello vedere come tutti rendevano partecipi i tirocinanti, spiegando loro nel dettaglio le motivazioni per le quali si doveva compiere un determinato lavoro. Capire perché faccio quella cosa e non solo eseguirla si è rivelato fondamentale per svolgere al meglio la mia attività”. Per Fabiana, l’esperienza in Frassati è stata talmente motivante e positiva che, una volta concluso il tirocinio ha deciso di proseguire il suo percorso nella R.S.A. Sant’Anna. Una scelta non così popolare, soprattutto fra le persone più giovani, ma sentita e motivata dalla vocazione di caregiver: “Ho sempre amato prendermi cura delle altre persone. Purtroppo, in famiglia abbiamo vissuto la perdita di tutti e quattro i nonni in un breve periodo di tempo. Quindi, rapportarmi e dedicare il mio tempo alle persone più fragili è per me una missione”.
Fabiana è molto entusiasta di quello che ha imparato e più volte lo sottolinea; della permanenza in Frassati ha apprezzato in particolare il rapporto umano che l’équipe riesce a stabilire con gli ospiti: professionale, ma empatico.
Il contatto, l’ascolto e la comprensione delle necessità delle persone assistite, ma soprattutto vedere “la loro gioia ma anche le loro fragilità e l’impatto emotivo che coinvolge anche le loro famiglie”. Fabiana ci ricorda, infatti, come, nel periodo di maggiore intensità del Covid-19, gli infermieri e il personale sanitario siano state figure fondamentali per l’ospite. “Eravamo gli unici, in quel periodo, vicini a loro, visto che i parenti non potevano entrare in struttura.
Sentire questa responsabilità e vedere quanto eravamo importanti per i nostri ospiti, mi motivava ancora di più a svolgere al meglio la mia professione”.

Per Fabiana il lavoro è da prendere seriamente, e quando si parla di cura delle persone, l’attenzione da riservare è ancora maggiore. “Il lavoro in una struttura come la R.S.A. o lo ami o non riuscirai mai a farlo”, prosegue Fabiana. “Non è come essere in sala parto dove vedi la vita. Qui si sa che prima o poi le persone dovrai salutarle. Il nostro è un compito importante perché le accompagniamo nell’ultimo tratto della loro vita”. Ci racconta come per lavorare sul malato ci voglia la passione. Proprio su questo termine, “passione”, ci soffermiamo, perché Fabiana, nel raccontare il suo inizio all’interno della Cooperativa Frassati ha notato come il personale sia animato da una grande motivazione nel fare le attività quotidiane: “Che siano piccole o grandi poco importa, la dedizione e l’entusiasmo che si riserva sono gli stessi!” – commenta. Fabiana è giovane, ma molto determinata, pertanto le chiediamo di parlarci di quello che si aspetta dal futuro e degli obiettivi che vorrebbe raggiungere. “Prima di tutto – risponde – “il mio desiderio è di diventare sempre più autonoma e in Frassati credo di aver trovato un ambiente in cui poterlo fare. Sono ben consapevole di aver ancora molto da imparare, ma nel team Frassati ho trovato grande disponibilità e concrete prospettive di crescita”.
Per questo motivo, a qualche mese dalla sua assunzione, Fabiana ha scelto di diventare anche socia della Cooperativa. Oggi, a distanza di un anno da questa intervista, possiamo dire che Fabiana è davvero cresciuta e ha raggiunto un primo grande traguardo: è diventata coordinatrice infermieristica dell’R.S.A. Sant’Anna. Un riconoscimento meritato a testimonianza della professionalità che la contraddistingue, del forte spirito di servizio e di grande entusiasmo.