Ho iniziato il mio percorso lavorativo circa quindici anni fa come OSS. La perseveranza nell'ambito e la dedizione al mio lavoro mi hanno favorito in un percorso di crescita nel ruolo. Amo il mio lavoro e prendermi cura delle persone.
L'interazione con le altre figure professionali mi permette di raggiungere il mio obiettivo: rendere migliore la qualità della vita del paziente.

Empatia, flessibilità e una buona resistenza allo stress mi permettono di gestire in maniera dinamica pazienti e personale.
Attraverso una visione globale dell’organismo aiuto i pazienti a gestire il dolore come evento finale della disfunzione, una disfunzione che tratto favorendo l’atteggiamento posturale e l’equilibrio del gesto motorio.

Lavoro con le comunità e i territori.
Lavoro con e per le persone.
Provo ad immaginare come le strutture socio assistenziali (come il Sant'Anna) non siano luoghi chiusi e deputati solo all'assistenza ma si trasformino in luoghi condivisi, spazi aperti, occasioni di crescita e socializzazione per tutta la cittadinanza e il territorio che li accoglie.
Costruisco reti sociali insieme alle quali progettare nuove idee con lo scopo di creare processi di benessere, consapevole che la “salute” riguardi moltissimi aspetti della vita degli individui.

Ho iniziato il mio percorso presso la cooperativa Frassati come studentessa tirocinante e poi ho deciso di intraprendere qui il mio percorso lavorativo.
Il mio obiettivo è la cura del paziente, perché non si può fare questo lavoro se non lo si ama.

Quando, circa quattro anni fa mi è stata proposta la direzione del Sant’Anna accettai per la forte potenzialità che mi aveva trasmesso.
Purtroppo l’avvento del COVID ha condizionato fortemente le iniziative che avevamo ipotizzato.
Dalla primavera scorsa abbiamo ricominciato a riprogettare e realizzare parecchie azioni volte a migliorare la permanenza dei ns. ospiti in RSA.
La sfida che ci poniamo è quella di un’RSA aperta al territorio e fortemente incentrata al coinvolgimento dei parenti dei ns. Ospiti.
Riteniamo che l’RSA sia un punto d’incontro e di interazione tra diversi attori, operatori di RSA (infermieri, animatori, fisioterapisti, OSS, ecc.), gli utenti, i loro cari, il centro diurno che confina con noi, le associazioni di Pianezza e la Casa della Salute.
Il mio obiettivo è quello di coordinare tutte le iniziative per il benessere degli ospiti per creare un ambiente di cura sereno, confortevole e stimolante.

L’ingresso in una RSA è un momento delicato e complesso.
Metto a disposizione le mie conoscenze per accogliere e accompagnare le famiglie lungo il percorso, fornisco informazioni in merito alle pratiche che si possono attivare e cerco, con tatto e gentilezza, di essere un supporto costante, lavorando in rete con tutti i colleghi al fine di fornire risposte complete e puntuali.
Lo sportello Sociale è aperto a tutti!

Impegnata nella direzione generale della RSA Sant'Anna. La visione d'insieme della struttura e la gestione di altri servizi territoriali socio assistenziali, mi permettono di promuovere una cura del paziente nella sua complessità totale.
Un paziente che prima di essere tale è una persona col suo bagaglio di emozioni e vissuti che in forma diversa devono essere mantenuti vivi.

Marzia&Renato i “receptionist” sono la prima voce ed i primi volti che incontra chi si avvicina per la prima volta all’Rsa Sant’Anna.
Ci occupiamo della gestione di tutte le richieste che ci vengono poste inoltrandole ai vari responsabili di riferimento. Responsabilità, disponibilità e cordialità sono le caratteristiche che ci contraddistinguono.

Il mio lavoro in RSA ha come obiettivo quello di stimolare e tenere vive le risorse residue che l’ospite continua ad avere ma che talvolta rischia di dimenticare lasciandosi andare al passare degli anni.
È importante che l’anziano non si dimentichi le proprie capacità. Il mio lavoro tenta di dare delle stimolazioni che rimettano in circolo abilità e vitalità durante momenti di gruppo e socializzazione.
Ritengo inoltre importante dare spazio ai racconti personali per non far dimenticare agli ospiti la propria individualità.